Stare bene in buona forma e salute psicofisica è semplice!
Ci vuole buona volontà, onestà, disponibilità a imparare, provare, sperimentare, fino a mettere a punto un insieme di abitudini alimentari giuste per sé stessi. Non esiste una dieta uguale per tutti, ma esistono semplici regole valide e applicabili per chiunque.
Bruciare i grassi eccedenti oppure recuperare il peso-forma ideale e vivere in salute è più facile di quanto credi. Basta integrare in proporzioni personalizzate i grassi sani come fonte di energia oltre agli zuccheri, ovvero i carboidrati, e le proteine per fornire i nutrienti giusti al corpo e facilitare una digestione efficace. Questi accorgimenti semplici, eppure spesso ignorati, sono la soluzione per ritrovare energia, salute e forma fisica facilmente, in poche settimane.
Certo è necessario portare attenzione ad altri fattori come gli orari e le combinazioni per i quali cercheremo di fare chiarezza.
Nelle Sane Abitudini avevamo ricordato alcuni punti fondamentali come l’idratazione, e i bioritmi, da abbinare all’alimentazione. Riassumiamoli di seguito:
L’idratazione è un elemento fondamentale della vita, siamo fatti di acqua per tra quarti. Dunque acqua innanzitutto; cercate di bere acqua in quantità proporzionata, non per forza i due litri al giorno consigliati genericamente; perché in proporzione alla propria massa volume c’è chi necessita di tre litri e chi di un litro o poco più al giorno. Aggiungete bevande probiotiche come il Kefir, succhi di frutta fresca, tisane, infusi, brodi, zuppe. Vino, birra o altri alcolici a discrezione, di certo con moderazione e accompagnati ai pasti.
Poi ci sono da considerare i Bioritmi. Per rispettare la salute occorre sapere che i nostri organi hanno ciascuno un proprio orologio interiore; vale a dire che in generale ci sono fasce orarie diversificate nelle quali alcuni organi sono pienamente funzionanti mentre altri sono quiescenti, riposano o funzionano al minimo, alternandosi come veri e propri turni che ottimizzano l’uso delle risorse e delle energie.
Ad esempio la cena serale dovrebbe essere consumata entro le ore 20,00. perché dopo quell’orario lo stomaco va in riposo lasciando funzionare l’intestino e altri organi. L’apparato muscolare funziona meglio durante la giornata, meglio se prima dei pasti principali o a digestione conclusa; sono da evitare attività particolarmente intense la sera specie prima di andare a dormire. Le attività mentali sono simili sebbene assai variabili, perché ad esempio leggere prima di andare a dormire facilita il sonno, mentre fare ricerche troppo impegnative con elaborazioni complesse rischiano d disturbare il riposo. La auto osservazione permette di organizzare in maniera congeniale gli impegni, le attività, gli svaghi e il riposo. Naturalmente ciò è particolarmente importante nella organizzazione alimentare, cioè per i pasti.
Abbiamo spiegato che nessuna dieta è mai a lungo salubre. L’ideale è impostare uno stile alimentare equilibrato e personalizzato, da modificare e adeguare all’età, alle stagioni, gli umori e le situazioni. In generale per i pasti è bene nutrirsi in maniera abbondante per la colazione, anche il pranzo, lasciando la cena più leggera. È possibile inserire un paio di spuntini a metà mattina e pomeriggio.
Dato che la frutta andrebbe consumata per proprio conto, la si può consumare negli spuntini, ma anche la mattina dato che la prima colazione dopo la notte trova lo stomaco vuoto e riposato, pronto a metabolizzare quantità e varietà di cibi notevoli. Di seguito una tabella generica per gli orari dei pasti:
- tra le 6 e le 8 Colazione
- verso le 9 – 10 Spuntino
- tra le 12 e le 14 Pranzo
- verso le 16 – 17 Spuntino
- tra le 19 e le 20 Cena
- intorno alle 22 Tisana calda
Vanno preferiti i cibi freschi, prodotti in maniera rispettosa del pianeta; per la verdura perfetta c’è l’autoproduzione, magari in permacultura o agricoltura biodinamica, di sussistenza, ma anche solo in vaso sul balcone è comunque un buon inizio, altrimenti i mercatini rionali, o negozi affidabili. Le proteine animali andrebbero acquistate da chi pratica attenzione all’allevamento non intensivo e il più possibile naturale; che al momento necessario riserva una fine immediata e senza attese che altrimenti impauriscono; è da evitare quello stress mortale che si imprime nelle carni dell’animale e che arriverà sulle nostre tavole.
Farine, granaglie, legumi e cereali, sono i più difficili per tempi e spazi da produrre, pertanto andrebbero acquistati da produttori artigianali, o comunque rispettosi dell’ambiente.
In generale andrebbero favorite le attività produttive locali, dato che è possibile trovare scelta e qualità a chilometri zero o quasi; spostandosi quanto basta a trovare produttori seri e attenti, magari anche certificati.
I cibi vanno poi preparati crudi o cotti il giusto, evitando eccessive mescolanze e condimenti. Personalmente attuo un’insieme alimentare tra la cucina mediterranea, dissociata, gruppi sanguigni e altre esperienze nutrizionali raccolte strada facendo. Ogni giorno cerco di abbinare alimenti sinergici, in giuste proporzioni, evitando associazioni nocive.
Dettagli fondamentali: innanzitutto imparare a sentire il senso di sazietà per saper terminare ogni pasto piacevolmente senza abbuffarsi, anzi magari lasciando un vago languore; poi altrettanto importante è la consapevolezza dell’avvenuta digestione, riuscire cioè a sentire che lo stomaco ha svolto la sua funzione, così facendo sarà possibile approcciarsi al pasto successivo regolandosi alla perfezione. Ad esempio se si è mangiato molto e ci si sente ancora pieni, sarebbe opportuno stare leggeri o addirittura saltare lo spuntino o il pasto successivo permettendo allo stomaco di terminare senza sovraccarichi che lo costringano a ricominciare sprecando energia e risorse. Se si sono rispettate quantità e tempi, si arriverà al pasto successivo con allegria e giusto appetito, anziché fame ingorda.
Infine va fatto presente che quanto riportato vale per persone in buono stato psicofisico: Per chiunque soffrisse di patologie che necessitano una alimentazione speciale è bene continuare a seguire i dettami degli specialisti che vi seguono, almeno fino a che non avrete recuperato un grado di salute tale da permettervi di reimparare ad autoregolare la vostra stessa alimentazione.
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